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Paolo Fornari - Pontificia Università Urbaniana (Roma)
Salesianum vol. 86 (2024) n. 2, 289-307
Sezione: Studia
Ricevuto: 15-01-2024 - Approvato: 08-03-2024

Autori

Paolo Fornari - Pontificia Università Urbaniana (Roma)

Sommario

L’analisi tommasiana dell’agire umano, con la sua specifica struttura d’ordine, rivela che la ricerca del miglior bene possibile è la regola naturale dell’agire razionale. A maggior ragione quando il bene da ricercare è opera di una collettività di agenti razionali, come accade nella condotta politica. Sotto questa luce, l’aspirazione al rinnovamento si rivela condizione imprescindibile per una adeguata espressione di governo, purché declinata nei termini di un retto discernimento, capace di conservarsi nella virtuosa via mediana fra le intemperanze opposte, da una parte, del passatismo e dell’immobilismo conservatore; dall’altra, del cambiamento fine a sé stesso e della precipitazione innovatrice.

Parole chiave

Governo | Bene comune | Discernimento politico | Innovazione | Conservazione

Abstract

St. Thomas Aquinas’ reflection on human action, especially regarding its end-oriented nature, identifies the quest for the highest possible good as the governing rule of reasonable behaviour. Even more so, when we talk of the associated action of a multitude of reasonable actors, as in the case of politics. From this point of view, the quest for renewal turns out to be a fundamental requisite for a good governance, on condition that, through political wisdom and discretion, a half-way is pursued, between the opposite vices of traditionalism and dumb conservativism, on the one hand; change for change’s sake and hasty innovativeness, on the other.

Keywords

Governance | Common Good | Political Discretion | Innovativeness | Conservativeness