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Jose Kuruvachira - Università Pontificia Salesiana (Roma)
Salesianum vol. 82 (2020) n. 1, 149-171
Sezione: Studia

Autori

Jose Kuruvachira - Università Pontificia Salesiana (Roma)

Sommario

Da quattro decenni il pluralismo culturale e religioso indiano è minacciato seriamente dal cosiddetto nazionalismo culturale indù (Hindutva) che sostiene attivamente la pericolosa ideologia di una razza, una nazione, una cultura, una lingua e una religione, tutta indù per l’India. I protagonisti di quest’ideologia indottrinano i giovani attraverso un sistema educativo ristretto e fanatico e un uso astuto dei mass media e delle comunicazioni sociali. I giovani, così sottoposti al lavaggio del cervello, diventano, a loro volta, fanatici propagandisti del nazionalismo pseudo-culturale, come è evidente dall’aumento della violenza e del crimine tra i giovani in nome della religione. Ma esiste anche una minoranza di giovani che pensano bene, che sfidano coraggiosamente l’ideologia falsa e separatista dell’Hindutva. Per contrastare l’attuale tendenza all’aumento del fondamentalismo religioso, al fanatismo, alla violenza e all’intolleranza tra i giovani in nome della religione, è necessario presentare modelli di comportamento corretti, che possono essere trovati nella stessa cultura indiana in grandi personalità come, l’imperatore Asoka (buddista), Akbar il Grande (musulmano), Mahatma Gandhi (indù), Madre Teresa (cristiana) e Abdul Kalam (11° Presidente Indiano soprannominato “ex-sognatore”). L’India avrà anche bisogno di un sistema educativo nuovo con un ethos dei mass media più oggettivo che sostenga positivamente il pluralismo culturale e religioso dell’India, la tolleranza delle differenze, il rispetto del motto nazionale satyameva jayate (“solo la verità trionferà”) e della non violenza (ahimsa), e l’insegnamento corretto di tutte le religioni indiane, al fine di formare una nuova generazione di giovani che vivano con questi valori e diventino i loro sostenitori proattivi.

Abstract

Since four decades India’s cultural and religious pluralism is being seriously threatened by Hindu cultural nationalism (Hindutva), which actively endorses the dangerous ideology of one race, one nation, one culture, one language and one religion for India. The protagonists of the ideology indoctrinate the young through a narrow-minded and fanatical educational system, and an astute use of mass media and social communications. The young people, thus brainwashed, in turn become foot-soldiers and propagandists of the pseudo-cultural nationalism, as is evident from the phenomenal rise of violence and crime among the young in the name of religion. But there is also a micro minority of right thinking young people who courageously challenge the false and divisive ideology. In order to counteract the present trend of rising religious fundamentalism, fanaticism, violence and intolerance among the young in the name of religion, there is need to present right role models to them, and they can be found in Indian culture itself in such great personalities as, the emperor Asoka (Buddhist), Akbar the Great (Muslim), Mahatma Gandhi (Hindu), Mother Teresa (Christian), and Abdul Kalam (the former visionary Indian president). India will also need a new educational system and a more objective media ethos that will positively advocate cultural and religious pluralism, tolerance of differences, respect for the national motto satyameva jayate (“truth alone triumphs”), and non-violence (ahimsa), and the key virtue of Indian religions, in order to form a new generation of young people who will live by these values and become their proactive advocates.