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Francisco Sánchez Leyva - Università Pontificia Salesiana (Roma) - orcid-icon https://orcid.org/0000000268605407
Salesianum vol. 82 (2020) n. 2, 322-344
Sezione: Studia

Autori

Francisco Sánchez Leyva - Università Pontificia Salesiana (Roma)

Sommario

La rilettura teologica della enciclica Fides et Ratio ci offre l’occasione, vent’anni dopo la sua pubblicazione, di riflettere sul fondamento della verità (desiderium veritatis) nei confronti della fede (desiderium fidei). In questo senso, il contributo non esita ad aderire all’assioma «Homo capax Dei» nell’orizzonte di una genuina metafisica aperta alla realtà del mistero e al bisogno della mediazione. Tale apertura metafisica sarà ragionevole per l’uomo d’oggi se darà impulso a una vita armonica con la creazione, una vita buona fra gli esseri umani, una vita di fede scaturita dall’amore religioso, come pure la diaconia della reconciliatio oppositorum fra conoscere, credere ed amare.

Abstract

The theological re-reading of the encyclical Fides et Ratio offers us the opportunity, still twenty years after its publication, to reflect on the foundation of truth (desiderium veritatis) in regard to the faith (desiderium fidei). In this context, this contribution does not hesitate in adhering to the axiom «Homo capax Dei» in the horizon of a genuine metaphysics open to the reality of the mystery and the need for mediation. This metaphysical openness will be reasonable for today’s man if it will impulse a life in harmony with creation, a good life among human beings, and a life of faith born of religious love, as well as in the diaconia of the reconciliatio oppositorum between knowing, believing and loving.