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Marco Panero - Università Pontificia Salesiana (Roma) - orcid-icon https://orcid.org/0000000291804519
Salesianum vol. 86 (2024) n. 3, 554-579
Section: Studia
Received: 23-03-2024 - Approved: 26-04-2024

Autori

Marco Panero - Università Pontificia Salesiana (Roma)

Sommario

Prendendo atto del fatto che in teologia morale coesistono una pluralità di figure di coscienza, diverse per tradizioni di riferimento, presupposti epistemologici e ruolo operativo da assegnare alla coscienza, lo studio individua cinque nuclei di riflessione, a partire dai quali rintracciare convergenze ed elementi di confronto tra i vari modelli: 1) l’estensione da assegnare alla coscienza e, correlativamente, la definizione di ciò che precisamente è e del suo ruolo nella composizione dell’atto umano; 2) l’articolazione della coscienza morale in due livelli, ove quello propriamente operativo rinvia ad una fondazione ontologica stabile, universale e normativa, che ne sostiene l’esercizio; 3) la necessità di preservare un chiaro orizzonte teologale di riferimento, che richiami la valenza teologico-salvifica delle decisioni morali del battezzato, nonché la loro destinazione escatologica; 4) l’inquadramento del discorso sulla coscienza all’interno della struttura dell’atto umano, con particolare rilievo al ruolo della prudenza, con cui la coscienza deve necessariamente interfacciarsi; 5) la formazione virtuosa della coscienza, quale indispensabile complemento della scienza morale del soggetto e rivalutazione delle sue risorse affettive.

Parole chiave

Coscienza | Sinderesi | Formazione della coscienza | Atto umano | Prudenza

Abstract

In moral theology a variety of figures of conscience coexist, which differ in reference traditions, epistemological presuppositions and operational role to be assigned to conscience. The study identifies five themes to trace convergences and elements of comparison among the various models: 1) the extension to be assigned to conscience and, correlatively, the definition of what it precisely is and its role in the human act; 2) the articulation of moral conscience into two levels: the operational one and a stable, universal and normative ontological foundation, which supports its exercise; 3) the need for a clear theological horizon, in reference to the theological-salvific value of the moral decisions of the baptized person, as well as their eschatological destination; 4) the framing of the discussion on conscience within the structure of the human act, with particular emphasis on the role of prudence, with which conscience necessarily relates; 5) the virtuous formation of conscience, required to perfect the subject’s moral science and to enhance his affective resources.

Keywords

Conscience | Synderesis | Formation of conscience | Human act | Prudence