A parere di Jean Daniélou, vi è un’alleanza particolarmente promettente che vede unite azione temporale e fede religiosa, azione della scienza e spiritualità: ciò è dato dal fatto che il mondo, nella sua essenza, è sostanzialmente consacrato. Dio è parte integrante dello sviluppo della civiltà, pertanto i laici hanno un ruolo tutt’altro che meramente ricettivo, in quanto lo sviluppo della tecnica è conforme al disegno di Dio. Da qui, se l’intelligenza integra ricerca e scoperta con la prospettiva spirituale, non potrà mai esserci un’intelligenza artificiale capace di soverchiare l’uomo. La relazione ontologica tra Trinità e creazione, poi, rende la Chiesa (realtà escatologica già realizzata) abilitata a portare a compimento il mondo: è la possibilità effettiva del Paradiso.

In Jean Daniélou’s opinion, there is a particularly promising alliance which joins temporal action and religious faith, the action of science and spirituality: this occurs on the ground that the world, in its own essence, is mainly consecrated. God is part and parcel of the development of civilisation, so the laity have a role which is anything but merely receptive, as the development of technology is conform to God’s plan. Hence, if intelligence integrates research and discovery with the spiritual vision, there can never be an artificial intelligence capable of overpowering man. Moreover, the ontological relationship between Trinity and Creation makes the Church (an already-completed eschatological reality) entitled to bring the world to its completion. And that is the actual possibility of Paradise.