La Chiesa dell'ultimo Concilio. Dall'ospitare al chiedere ospitalità al soggetto umano incarnato
Salesianum vol. 84 (2022) n. 3, 488-506
Section: Studia
Sommario
Celebrando il 60° anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II, l’articolo sostiene che l’innovazione ecclesiale di questo concilio è consistita principalmente nella decisione di ospitare il potenziale costruttivo della modernità e, in questo senso, di ospitare e chiedere ospitalità al soggetto umano incarnato. Tale tesi è sostenuta, in sostanza, da tre cause fondamentali: il riconoscimento della verità nascosta nell’errore della Riforma protestante e dell’Illuminismo moderno secolare; il rafforzamento dell’umanesimo cristiano integrale nella dottrina cristiana; e il cambio di paradigma della teologia metodica. Alle cause citate si aggiungono una serie di sfide che la Chiesa post-conciliare deve affrontare, tra cui la capacità di sviluppare un’apologetica originale.
Parole chiave
Chiesa | Ospitalità | Soggetto incarnato
Abstract
Celebrating the 60th anniversary of the beginning of the Second Vatican Council, the article argues that the ecclesial innovation of this council consisted mainly in the decision to embrace the constructive potential of modernity and, in this sense, to host and ask for hospitality from the incarnate human subject. This thesis is supported, in essence, by three fundamental causes: the recognition of the truth hidden in the error of the Protestant Reformation and the Enlightenment of secular modernity; the strengthening of integral humanism in Christian doctrine; and the paradigm shift in methodical theology. In addition to the above-mentioned causes, there are a number of challenges facing the post-conciliar Church, among them the ability to develop an original apologetics.
Keywords
Church | Hospitality | incarnate subject